Odio le lamentele… È così facile brontolare e piangerci addosso quando qualcosa non ci piace. Una via di scampo perfetta! Ma l’importante è proprio riuscire a smetterla di lamentarsi per poter usare le stesse energie in un modo più produttivo.
Tutto il genere umano ha questa tendenza di lamentarsi e volere quello che non si ha… ma devo fare una premessa: se giochi video games tutto il giorno, o guardi Netflix tutta la notte, e sei pienamente soddisfatta/o dalla vita che stai vivendo, allora hai vinto. Ti assicuro: hai tutto il mio più sincero rispetto.
Ma se sei il tipo di persona che si lamenta in continuazione, e brontola al pensiero di non avere abbastanza soldi in banca, o si piange addosso perché non sta vivendo la vita dei suoi sogni, allora significa che non hai ancora vinto. Significa che è arrivato tempo di smetterla di lamentarsi e di iniziare ad agire!
Dedico questo articolo ai miei genitori…
Sono coloro che mi ispirano tutti i santi giorni a non brontolare, in nessuna circostanza.
Non quando la vita ha tolto il lavoro a mio padre, non quando mia sorella è stata diagnosticata con una malattia rara, non quando i conti a fine mese erano in rosso… neppure in una di queste circostanze, ho potuto ascoltare o percepire un lamento. È forse uno dei tratti più nobili che i miei genitori potessero passarmi. È una qualità che davvero ammiro e adoro nella vita.
A mio parere, brontolare e lamentarsi sono inutili sprechi di tempo ed effort.
Personalmente, cerco di sforzarmi il più possibile per non lamentarmi… facciamo un’eccezione per tutte le volte che la mia squadra preferita di football perde in modo vergognoso… AHAHA, ma non mi lamento spesso riguardo a questioni di vita serie. Per esempio, non brontolo per il fatto di non vedere la mia famiglia più spesso di una volta all’anno, o per non avere abbastanza tempo in un giorno per portare a termine tutti i miei compiti, la biancheria, cucinare una deliziosa cena o finire questo articolo. 😉
Invece di piangermi addosso per le cose che non ho, cerco di focalizzare le mie energie nel realizzare che ho l’abilità di fare qualcosa al riguardo.
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Non pensare che la mia vita sia perfetta.
Credetemi, sono la definizione del termine “sfortuna”. Alcuni esempi per poter rendere l’idea:
- ho acceso il forno con una pila di contenitori di PVC all’interno, e non me ne sono accorta finché l’allarme antincendio mi ha fatto notare, infatti, che tutta la plastica era ora un liquido incandescente fumante dentro la mia cucina. Che capodanno!
- Sono stata bloccata all’aeroporto di New York per un controllo immigrativo e ho perso il prossimo volo, dovendo pagare per un’extra.
- Ho dovuto pagare doppio per il mio esame universitario che non ho potuto raggiungere per via di un incidente stradale (non ero coinvolta, ma la strada era chiusa con me in coda) mentre mi dirigevo al colloquio.
Quello che faccio in queste situazioni? Non permetto alla mia mente di andare nella “complain zone” (zona di lamentela). Non sono felice, ovviamente no, ma mi obbligo ad essere dedicata al trovare una soluzione al problema. Analizzare la situazione, capire come agire e poi direttamente all’attacco. Per me brontolare è come assumere una posizione difensiva.
Non voglio sembrare egoista e dare la percezione che smetterla di lamentarsi è la risposta a tutto.
Ci sono situazioni in cui lamentarsi, brontolare e piangere sulla situazione è totalmente accettabile. In particolare, mi riferisco a quelle situazioni nella vita che non possiamo controllare. Per esempio: sfortunate situazioni di salute, o tragedie naturali.
“Se mia nonna avesse le ruote sarebbe una carriola.”
Sono sicura che tutti almeno una volta nella vita hanno sentito questo proverbio:
A tutti i brontoloni che stanno leggendo: prima di tutto un grande GRAZIE. Grazie per leggere questo articolo, ed in qualche modo ammettere di essere predisposti alle facili lamentele come soluzione dei vostri problemi. E questo non è poco. Totale rispetto per avere la consapevolezza, e voler migliorare.
È facile incolpare tutto e tutti per giustificare quello che non ci piace:
- “Se i miei genitori fossero più ricchi allora…”
- “Se fossi cresciuta/o in una città migliore allora…”
- “Se avessi studiato quella materia allora…”.
Basta con i SE. Smettiamola di trovare scuse nel passato per non progredire verso il futuro. A meno che la tua eredità ti permetta di vivere la tua vita migliore senza sforzi, di solito bisogna lavorare sodo per raggiungere i nostri obbiettivi!
Tutti ci lamentiamo, come ho detto, siamo tutti colpevoli, chi di più, chi di meno… l’essere umano ha qualcosa in comune.
Lamentarsi è così facile!
Vedere quello che non abbiamo a portata di mano è il nostro passatempo preferito… ed è qui che solo coloro che sanno vincere il lamento, e sanno trovare la forza e il coraggio di uscire da quella comoda nicchia che succedono! Si arrotolano le maniche e iniziano ad agire per creare una vita migliore.
Ma la domanda qui è solo una : ” Sei felice?”
Se sei un padre o una madre di famiglia con un mutuo sulle spalle, figli da mantenere all’università, un lavoro stressante capisco che la vostra vita sia dura e impegnativa, ma se alla sera a casa nel divano vi sentite realizzati e felici allora avete vinto! Non avete nulla di cui lamentarvi.
Il vero problema è che milioni di persone non sono felici, ma non si alzano dal divano se non per andare al bar a lamentarsi con i loro amici brontoloni. E così battuta e risposta piangendo sulla loro vita… senza attualmente cercare di trovare una sola soluzione alla lista di lamentele di cui parlano.
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Al giorno d’oggi, con tutti i confort a portata di mano, siamo così abituati a trovare una gratificazione immediata. Infatti i nostri problemi primari possono essere risolti con uno minimo sforzo. Se abbiamo fame o sete, basta aprire il frigorifero ed avere uno snack, se vogliamo guardare un film, basta avere accesso ad un computer e ad una connessione internet.
Pensa alla fortuna che ci circonda!
Tieni sempre in mente che, anche se siamo nel 2020, in alcune parti del mondo si muore di fame e si cammina senza scarpe perché non ci sono né i fondi né la tecnologia per avere delle suoie ai piedi o una casa con un tetto impermeabile. Ma noi, qui in un paese così evoluto ancora non riusciamo a smetterla di lamentarsi quando la pastasciutta è un po’ troppo fredda.
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Concludo ribadendo ancora una volta che le lamentele non hanno alcun valore. Focalizzarsi sugli aspetti negativi e piangere sul latte versato sono gli sprechi di tempo più stupidi. Invece di torturarti senza via d’uscita, perché non smetterla di lamentarsi ed iniziare a studiare il problema pianificando una soluzione?. Anche se non hai sicurezza sulla buona riuscita della tua azione, agisci.
Credo sinceramente che la paura di fallire e non prendersi responsabilità sono le cause principali dei fallimenti nella carriera e nella vita personale.
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