Lo sapevi che la violenza sulle donne era legale ed una pratica comune in quasi tutte le nazioni prima della metà del 1800? Eri a conoscenza del fatto che la maggior parte dei sistemi legali vedevano la violenza contro le donne come un valido esercizio di autorità maschile sulla donna? Purtroppo, in molte nazioni, TROPPE, questa è ancora l’ingiusta realtà dei fatti…
Cos è il 25 Novembre?
Il 25 Novembre è il Giorno Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne designato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite… Combattiamo per i Nostri diritti.
Lo scopo è quello di portare alla luce il problema che molte donne, troppe, devono affrontare: stupro, violenza domestica, violenza psicologica, violenza economica. È davvero sconvolgente sapere che al giorno d’oggi ci sia ancora così tanta ignoranza.
Violenza sulle Donne nella Storia
Documenti legali risalenti al Medioevo giustificano la violenza sulla donne come un mezzo di “istruzione, correzione e controllo”. Il marito poteva esercitare tale “diritto” senza infrangere la legge.
In queste circostanze, donne e bambini sono considerati come delle PROPRIETÀ dell’uomo, giustificando così la violenza esercitata su di essi. È triste sapere che, la violenza sulle donne nelle circostanze sopra citate, veniva (ed è) tutelata non solo dal punto di visto legale, ma anche dal punto di vista religioso e sociale.
L’Occidente
Durante il 1800, la violenza contro le donne era molto diffusa in Gran Bretagna. In particolare, nel 1700, un’orrenda legge Inglese venne messa in atto per “disciplinare” le mogli e tutelare i mariti… passò alla storia con l’attribuzione di “Regola del pollice”:
“L’uomo può castigare sua moglie con una frusta o un bastone non più spesso del suo pollice per sottolineare e fare rispettare la disciplina domestica. Siccome la moglie deve rispondere del suo comportamento scorretto al marito, la legge ritiene ragionevole affidare al marito il potere di trattenere la donna è castigarla con la stessa moderazione che può essere esercitata dall’uomo verso i suoi apprendisti o verso i suoi stessi bambini.”
Mi stupisce il fatto che l’Europa, una nazione così sviluppata umanamente e tecnologicamente, solamente 2 secoli fa fosse in grado di sminuire i diritti femminili in tale modo.
Anche gli Stati Uniti d’America hanno una storia simile all’EU: In America, le corti hanno continuato a sostenere il diritto dell’uomo di punire la moglie con la violenza fino al 1871. In questo articolo “Wife Beating: An American Tradition”, David Peterson studia la storia, le condizioni sociali e le possibili cause della violenza contro le donne durante il 19° secolo. Purtroppo, non si sono tratte chiare conclusioi al riguardo, e il problema continua a brucire alla luce del sole.
Percentuale di violenza sulle donne nel mondo
Nel 2019, la battaglia per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne non è finita. La percentuale di donne che ha subito violenze fisiche è del 70%!
Ancora oggi, si contano circa 46 Nazioni in cui le donne non hanno nessuna protezione legale contro la violenza esercitata su di esse. In altre parole, più di UN BILLIONE di donne non sono protette legalmente in caso di violenza sessuale e fisica domestica.
È una realtà sconvolgente: nel mondo, le donne non sono al sicuro nemmeno tra le mura di casa propria. Infatti, In molte nazioni, o non c’è nessuna legge che protegge le donne dalla violenza domestica, o ci sono leggi che sottolineano l’importanza della violenza contro le donne come mezzo di “istruzione e controllo”.
La violenza sulle donne viene ancora oggi giustificata da varie leggi religiose: spesso questi abusi sono considerati “affari di famiglia” e le vittime non possono nè cercare aiuto nè tantomeno riceve supporto medico, professionale o legale.
Violenza di genere normativa.
Ecco alcune normative e legislazioni sulla Violenza sei Genere (sulle Donne) in diverse parti del mondo. Fatti incredibili!
- In Nigeria, punire le moglie con l’intento di “correggere ed educare” è assolutamente legale secondo (Sezione 55 (1) (d) del codice penale)!
- In Russia, nel 2017, la violenza domestica venne riclassificata da criminale a offesa amministrativa. Grazie a questa nuova legislazione, gli uomini abusivi non verranno puniti con detenzioni carcerarie ma invece, dovranno solamente pagare una multa. Il carcere viene ancora considerato se la donna viene ferita gravemente (come per esempio nel caso di ossa rotte o concussione) e se le denunce sono multiple. In pratica, in Russia gli uomini sono legalmente giustificati a picchiare le moglie senza causare l’ospedalizzazione!
- In Egitto, la legge permette ad un uomo di uccidere sua moglie se viene scoperta mentre commette atti di adulterio. Dato un sondaggio condotto dal Governo Egiziano, un percentuale esorbitante di donne viene picchiata perché: ha risposto indietro al marito, ha parlato ad un altro uomo o ha speso troppi soldi.
- In Arabia Saudita e alcune altre nazioni Arabe, non c’è nessuna legge che tuteli le donne in caso di violenza domestica. Le vittime di uno stupro rischiano persino di essere denunciate per adulterio!!!
- In Libano e anche a Malta, ogni uomo che commette uno stupro, una rapina, violenza su una donna non può essere condannato o denunciato a meno che lui sposi la vittima.
- In India, lo stupro maritale non è considerato un crimine quando la moglie e il marito vivono insieme.
Violenza sulle Donne in Italia oggi.
L’Italia non è di certo una delle Nazioni dove la donna non è tutelata, ma, nonostante questo, i dati locali sono a dir poco da brivido.
Secondo i più recenti dati ISTAT, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni (6 milioni 788 mila) ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale.
Nel 2017, poco più di 49 000 donne ha chiesto aiuto a centri antiviolenza, ma, tristemente, solo 29 000 donne hanno intrapreso il loro percorso per lasciare il rapporto violento alle spalle.
Durante le mie ricerche, mi sono imbattuta in questo terrificante sondaggio rilasciato dall”EURES, l’agenzia Europea che controlla gli affari sociali e la disoccupazione. Nei primi 10 mesi del 2018, solo in Italia, si è contato il numero di 106 vittime di femminicidio… una donna è morta ogni 72 ore di distanza. L’anno precedente, nei primi dieci mesi del 2017 si è contato il numero di 114 vittime assassinate in Italia.
Perché la violenza sulle donne non viene denunciata?
Tantissime donne che subiscono violenza domestica non denunciano l’abuso…Meno del 40% delle donne che subiscono violenza cercano aiuto di qualsiasi tipo. Tra le donne che lo fanno, la maggior parte si rivolge alla famiglia o agli amici… pochissime contattano istituzioni di natura più formale, come la polizia (meno del 10% si reca qui), i servizi sanitari, o centri antiviolenza.
Dovrebbe essere un sollievo sapere che circa 144 paesi hanno approvato leggi a tutela della violenza domestica, e 154 hanno adottato leggi sulle molestie sessuali. Tuttavia, in molte Nazioni, la presenza di leggi a tutela delle donne non significa assolutamente che queste siano propriamente applicate.
Violenza sulle Donne e imparità dei sessi…
Specialmente nelle Nazioni più povere, o in quelle in via di sviluppo, l’imparità dei sessi è una cosa seria: Per dirne una, le donne non hanno libero accesso all’educazione. In queste parti del mondo, solitamente, i matrimoni sono organizzati dalla famiglia stessa, e la donna non ha nessuna indipendenza economica. In altre parole, le mogli dipendono dal marito in tutto e per tutto.
Per non dimenticare dell’imparità dei sessi anche di fronte alla legge. In molte società, e soprattutto nelle zone rurali, anche le forze dell’ordine non considerano la voce femminile, anzi, supportano i mariti abusivi coprendo ogni possibile traccia.
Conclusione…
Quando anche il sistema legale non protegge le donne dalla violenza? Quando anche le stazioni di polizia zittiscono le vittime ed elogiano i mariti abusivi o assassini; come possiamo sognare di creare un mondo senza oppressione e violenza verso le donne? C’è ancora molto, troppo lavoro da fare per raggiungere la parità dei sessi nell’anno 2030.
RISORSE PER LE VITTIME
Se sei vittima di violenza, abuso o tortura, ma non hai modo di scappare, allora ti serve un sistema di supporto.
È importante rivolgersi a realtà serie, non improvvisate, che siano davvero in grado di sostenere le donne in un percorso delicato di sostegno. C’è bisogno di una rete di tutela che vada oltre lo psicologo o il medico in ospedale.
Come speso ripeto nel mio sito, Non è mai troppo tardi per cambiare vita. Le risorse sottocitate, oltre all’accoglienza telefonica e ai colloqui personali, offrono servizi di ospitalità in case rifugio, consulenze psicologiche e legali, aiuto e sostegno alle donne nel percorso di uscita dalla violenza con iniziative come, per esempio, quello dell’inserimento lavorativo.
Ecco alcune risorse e link ai rispettivi websites per aiutare le vittime di violenza domestica o sessuale:
- Chiama il 1522, il numero verde istituito dal Dipartimento per le Pari Opportunità, che indirizza al centro anti-violenza .
- Rete D.i.Re, a cui aderiscono 80 centri anti-violenza in tutta Italia. Li si può contattare telefonicamente o recandosi di persona al centro più vicino. I centri sono elencati e collocati su un’apposita mappa interattiva dell’Italia nel sito. Si tratta di centri che sono riconosciuti dal Ministero delle Pari Opportunità e che lavorano in collaborazione con esso.
- Codice Rosa presso il Pronto Soccorso. In passato, la denuncia partiva in automatico, appena la donna si recava in ospedale in seguito a una violenza. Oggi invece, a eno che l’abuso sia di forza maggiore, le donne sono libere di sporgere denuncia o meno.
Leggi anche:
2 commenti su “Violenza sulle Donne nel Mondo. Dove siamo noi?”