Perché temiamo così tanto il giudizio degli altri? Perché non riusciamo a fregarcene dell’opinione altrui? Scopri come sono riuscita ad agire indipendedente per ottenere la mia felicità.
Nonostante viviamo in un mondo complesso, crudele e talvolta pericoloso, è sconvolgente come riusciamo a trovare il tempo di stressarci pensando a come veniamo visti dagli occhi di coloro che ci circondano.
Essere accettati da una determinata categoria sociale o gruppo di persone può diventare un vero e proprio strazio emotivo. Il voler essere considerarti di un “certo livello” per una ragione tanto superflua quanto sbagliata, sta portando fuori strada tantissime altre ambizioni e priorità.
Scommetto che migliaia di persone lá fuori sono così dannatamente stanche. Represse e talvolta esaurite dalla costante pressione del giudizio dell’opinione altrui. Ma la cosa più triste è il fatto che, proprio per questo motivo, solamente una piccola parte della società riesce a mostrarsi al mondo come se stessi al 100%. La maggior parte, invece, afferma di adattarsi a quelle che sono considerante le “regole sociali” impauriti di non poter essere accettati se, al contrario, esprimessero la loro vera e pura personalità.
Quando ti guardi allo specchio cosa vedi? Un autentico ritratto, o un disegno fatto dall’Asilo sociale?.
L’opinione altrui mi preoccupava troppo.
Lasciami esporre un po’ di contesto personale: ecco la mia esperienza con l’opinione altrui…
Sin da quando entrai in contatto con quella che è la vita sociale scolastica dell’età dell’asilo, le mie cosiddette “amichette” mi deridevano per il mio abbigliamento. La mia famiglia non navigava nell’oro e, di tanto in tanto, alcuni amici ci donavano capi d’abbigliamento dei loro figli che, ormai cresciuti, non usavano più.
Così giovane, non mi interessava assolutamente nulla del mondo fashion, e mi affidavo alla mia stilista personale: my superstar, Mamma Sabina. Ogni mattina, lei mi preparava il “look of the day”. Di certo non mi faceva sfilare i vestitini domenicali alla scuola dell’infanzia correndo il rischio di rovinarli (avevo una passione per i disastri ed il fango)… Al contrario, indossavo qualche pezzo più “Vintage”.
- Pensavo che non me ne fregasse nulla dell’opinione altrui.
Ero così piccola ed immatura. Pensavo non mi importasse di quello che dicevano gli alti ma, una volta a casa, da sola nella mia cameretta, non riuscivo a smettere di chiedermi il perché di tale crudeltà. Quello che indossavo era argomento valido di bullismo, ed io proprio non ne capivo il perché.
Ringrazio infinitamente i miei genitori per avermi cresciuta con valori come quello dell’integrità, non giudicare le persone dal brand della loro maglietta. Apparentemente però, le altre famiglie non condividevano lo stesso ordine d’idee ed io avevo il timore di venire giudicata ogni giorno dall’opinione altrui…
“Devo comperarmi lo zaino di marca, ed il diario abbinato… sennò, sarò io la sfigata di turno.”, questo era il mio pensiero.
Adolescenza e bullismo
Ma quello, cari i miei lettori, era solo l’inizio. All’età di 17 anni, per svariati problemi, persi 20 Kg. Arrivai a pesare la miseria di 40 kg, così magra da far paura, da farmi schifo.
Ero depressa, stressata e letteralmente consumata dalle voci di coloro mi chiamavo con disprezzo anoressica. Nonostante non avessi mai espresso comportamenti tali, il solo fatto che assomigliassi ormai ad uno scheletro vivente era abbastanza per poter essere ingiustamente giudicata dagli occhi altrui.
Non volevo nulla, volevo solo trovare la mia serenità… Aprivo Instagram, e quello che vede non erano altro che le famose future Infleuncers di oggi. La loro vita sembrava perfetta, e io non capivo perché la mia quotidniatità era un completo disastro emotivo, fisico e mentale.
Opinione altrui, bullismo e suicidi.
Essere adolescenti era, e continua ad essere sempre più complicato e pericoloso. Quanti giovani cercano di assomigliare agli “influencer” di Instagram, aspirando di diventare “perfetti” come lo sono i feed sociali di questi “modelli”? Quanti giovani imboccano una strada buia e dolorosa?… Troppi.
In cuor mio sapevo di aver raggiunto il fondo, sapevo fosse ora di porre una lente d’ingrandimento su me stessa dimenticando tutta la confusione che mi circondava: negatività, bullismo, società… Così agii. Me ne andai…
Purtroppo però, non tutti hanno il chiarore di mente e la forza di agire per la loro vita.
Nell’ultimo anno c’è stato un aumento dei suicidi del circa 10% tra gli under 25, ed un 30% dei ragazzi ammette che almeno una volta nella vita abbiano pensato e contemplato il pensiero del suicidio.
Questi coetanei sono molto spesso vittime del bullismo, arrivati ad un punto di non ritorno. Prova ad immaginare cosa stessero vivendo. La sisperazione nel chiedersi se vale la pena di vivere. Non una luce di speranza, nessun supporto. Forse troppo impauriti di venire giudicati se avessero trovato il coraggio di chiedere aiuto.
E così, ecco la soluzione al loro dolore interiore: il suicidio, la morte… Nessuno si merita di soffrire così tanto.
Nonostante ci venga insegnato a non giudicare un libro dalla copertina, perché facciamo l’esatto contrario con i nostri fratelli e sorelle?
Paura del giudizio degli altri? MAI PIÙ.
Ritornando alla mia esperienza; a 18 anni, fui abbastanza forte da realizzare che i bulli, coloro che mi giudicavano per il mio aspetto estetico, non potevano vincere. Non avevo intenzione di arrendermi così facilmente e, 10 giorni dopo la maturità, lasciai l’Italia trovando lavoro negli USA.
Da quel momento in poi la mia vita non fu facile, dovetti affrontare molte avversità ed altri giudizi, ma accetta che fa parte dell’indole umana, e sta noi decidere di non ascoltare queste stupidità.
- Sapevo che stavo camminando verso la direzione giusta… stavo seguendo la mia felicità.
Così felice da non poter esprimerlo, mi sentii libera.
Perché sentiamo il bisogno di essere accettati?
Mi sento di descrivere l’attività psicologica umana un po… rovinata e superficiale. Specialmente in questi ultimi decenni, tutti, o almeno la maggior parte di noi, sentiamo il bisogno di essere “accettati”.
- Siamo diventati schiavi delle mode del momento.
La vita é diventata una gara dove il vincitore é colui che possiede materialmente l’ultima novità, solamente per farsi vedere. Così ecco, “Luca si e comprato la macchina nuova! Quanto sono gelosa del suo successo!” .
Una situazione tanto triste quanto patetica. Magari non siamo neppure così attratti da quel paio di jeans che costa 200 Euro, però tutti lo hanno. Magari non possiamo neppure permettercelo economicamente, ma il clamore che crea indossandolo ci fa percepire quella somma di denaro sulla nostra carta di credito giustificata.
- Abbiamo perso completamente la nozione delle vere priorità.
Quando dovremmo dare importanza alla crescita personale, alla salute, a fare del bene, ad essere migliori umani… siamo invece ossessionati dal numero di followers o like che riusciamo ad ottenere sui nostri social. Il peso digitale é diventato una linea di misura personale.
Ma sai cosa? Quando non devi comprare cavolate per provare a chi ti circonda che sei felice, é in quel momento che hai vinto.
Come fregarsene del giudizio altrui.
Se stai ancora leggendo, ti prego di pensare al fatto che questa vita é solo tua. Le lettere che verranno impresse sulla tua tomba, saranno solamente il tuo nome e il tuo cognome. Non ci sarà nessuno spazio per descrivere le “collaborazioni o influenze” che ti hanno limitato dal vivere a pieno la vita dei tuoi sogni. Detto ciò, vuoi continuare a vivere una vita dettata dalle regole dei tuoi amici?
Sappi che la propria approvazione deriva dalla propria accettazione e quest’ultima nasce dal riconoscimento del fatto che noi siamo abbastanza essendo noi stessi al 1000%.
Fai tutto quello che ti pare, non avere rimorsi… pubblica quella foto che ti piace tanto, e dimenticati della reazioni dei tuoi followers; vendi quella macchina di lusso che ti sta facendo fare fatica ad arrivare a fine mese; fatti fare quella tinta colorata che stai sognando, ed ordina quella pizza alle patatine fritte e würstel senza preoccuparti di quello che i tuoi amici penseranno.
Fai tutto quello che il tuo cuore ti dice di fare! E sai che ti dico? Quando sei felice, in pace con te stesso, e sei fiero di chi sei, le persone attorno a te non smetteranno di avere opinioni e giudicarti. Molto probabilmente la gelosia li stà consumando dentro, la gelosia nel vedereti felice ed il rimpianto di non avere avuto il coraggio di agire come hai fatto tu.
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Grazie per avere condiviso la tua storia!
Ho letto ogni tua parola dando la giusta forza al tuo messaggio….
Grazie
Grazie mille a te per aver scelto di leggere il mio articolo. Mi fa molto piacere.
Grazie Mille per queste meravigliose parole, mi ci vedo tanto in tutto quello che hai vissuto❤️
Grazie mille a te per aver speso parte della tua giornata leggendo il mio articolo. Ti prego di contattarmi per qualsiasi supporto tu possa necessitare, anche solo per un saluto! Un bacione!!!! ❤️